Esplorare luoghi che mantengono intatta la loro autenticità è sempre un'esperienza che emoziona, e il Parco Urbano dei Palmenti di Pietragalla rappresenta proprio uno di questi tesori. È un sito unico della Basilicata che racchiude secoli di tradizioni locali e la storia di una comunità legata profondamente alla terra e alla viticoltura.
In questo articolo ti raccontiamo la nostra esperienza,
cosa sono palmenti, a cosa servivano, dove si trovano, come raggiungerli, dove parcheggiare nei pressi dei palmenti, il borgo di Pietragalla e cosa vedere nei dintorni.
I palmenti sono ambienti ricavati nella roccia locale, utilizzati in passato per la produzione del vino, risalgono al 1800, ma si dice anche che potrebbero avere origini più antiche. In queste casupole si pigiava l’uva, si lasciava fermentare il mosto in grandi vasche secondo processi e tempistiche precise e venivano usati come depositi per attrezzi ed utensili. La loro architettura rupestre è unica, al primo sguardo sembra di essere all’interno di una fiaba. La maggiore concentrazione dei palmenti, trovandosi in una zona collinare, dona a queste casette una particolarità: il loro tetto è ricoperto dal terreno, perciò in base alla stagione lo scenario cambia.
Nella bella stagione è possibile camminare sul tetto verde dei palmenti, in quella secca l’erba si secca e scolora il paesaggio con toni caldi, in inverno addirittura è possibile quando nevica ammirarne il candore bianco. L’atmosfera cambia ma la straordinarietà di questa luogo non perde mai il suo fascino.
Sono un esempio dell’ingegno e della capacità di adattamento delle comunità contadine locali, più di 200 palmenti sparsi nel parco urbano ma ce sono anche nelle zone limitrofe.
Passeggiare tra i palmenti è stata un’esperienza che ci ha riportato indietro nel tempo, facendoci pensare a quante mani negli anni passati qui hanno lavoravato l'uva.
Cerchi un alloggio?
Consulta qui le strutture disponibili per pernottare non lontano da Pietragalla.
In passato, i palmenti erano vere e proprie cantine o per meglio dire, spazi dove si lavorava l’uva.
Il loro scopo principale era quello di produrre vino in loco e nella maggior parte dei palmenti sono presenti due vasche: una dove avveniva la pigiatura e una in cui il mosto veniva raccolto per la fermentazione. In alcune ve ne è una terza per spillare il vino.
Visitando questo luogo, è facile immaginare il fervore delle vendemmie, quando i contadini riempivano le vasche con grappoli appena raccolti.
Durante la nostra visita abbiamo avuto il piacere e l’onore di vedere
un palmento ancora attivo. Seppur con metodi differenti, più moderni, il signor Teodosio porta avanti una tradizione antica, quella della produzione del suo vino e proprio all’interno del suo palmento abbiamo assaggiato del succo d’uva, una vera delizia che ci ha fatto immergere in questo piccolo angolo di mondo ancora tanto legato alle tradizioni.
I Palmenti di Pietragalla si trovano nell’omonimo comune in provincia di Potenza, in Basilicata. Il Parco Urbano dei Palmenti è situato su una collina alle porte del borgo, offrendo una vista suggestiva sui paesaggi circostanti. Questo sito è perfettamente conservato e visitabile in qualsiasi periodo dell’anno, rendendolo una meta ideale per chi cerca un'esperienza autentica e lontana dal turismo di massa.
Alcuni al loro interno andrebbero preservati maggiormente, ma ciò nonostante è una visita che ti consigliamo.
Per raggiungere Pietragalla, basta inserire sul navigatore google map “parco urbano dei palmenti”. Una volta arrivati in paese, i palmenti sono segnalati e facilmente accessibili.
Ti interessa conoscere luoghi simili? Allora ti consigliamo
un’escursione al parco delle chiese rupestri di Matera, un imperdibile viaggio dalla Preistoria al Medioveo!
C’è un’area parcheggio nei pressi del sito, dove è possibile lasciare l’auto e poi proseguire a piedi lungo i sentieri che conducono alle terrazze dove si trovano i palmenti.
Oltre ai Palmenti,
Pietragalla è un borgo che merita una visita. Il paese si sviluppa su una collina, e passeggiando per le sue stradine si può respirare l’autenticità e la tranquillità tipica dei piccoli centri lucani. Tra le attrazioni più significative ci sono la
Chiesa Madre di San Nicola di Bari, il Palazzo Ducale e le
antiche cantine ipogee dette “rutt” sparse nel centro storico.
Se decidi di visitare Pietragalla, non perderti le bellezze dei dintorni. La Basilicata è una regione ricca di paesaggi mozzafiato e luoghi intrisi di storia. A circa 53 chilometri da Pietragalla puoi visitare il Parco Regionale di Gallipoli Cognato e le Dolomiti Lucane, una zona ideale per chi ama le escursioni e vuole immergersi nella natura incontaminata.
Imperdibile anche
Matera se vuoi costruire un bel giro con più tappe!
Visitare il Parco Urbano dei Palmenti di Pietragalla è stata un’esperienza profondamente emozionante. È uno di quei luoghi dove la storia non è solo raccontata ma vissuta attraverso i segni lasciati dalla gente del posto. I palmenti non sono solo un’attrazione turistica, ma rappresentano l’anima di un territorio che ha saputo mantenere viva la sua autenticità.
Se stai cercando un luogo fuori dai soliti percorsi turistici, dove la bellezza si fonde con la storia e la natura, Pietragalla e i suoi palmenti sono una meta imperdibile.
Vuoi conoscere un altro luogo che ha dell’incredibile in Basilicata? Leggi l’articolo
i calanchi lucani.
Vuoi altre idee su dove andare partendo dalla Basilicata? Ti suggeriamo di leggere anche l’articolo cosa visitare in Puglia in 2 giorni: Altamura, Castel del Monte e Andria.
Al prossimo giro!
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A te non comporta alcuna maggiorazione sul prezzo, ma per noi è un modo per sostenerci.
Consigliamo sempre di leggere bene le condizioni di acquisto.
Esplorare luoghi che mantengono intatta la loro autenticità è sempre un'esperienza che emoziona, e il Parco Urbano dei Palmenti di Pietragalla rappresenta proprio uno di questi tesori. È un sito unico della Basilicata che racchiude secoli di tradizioni locali e la storia di una comunità legata profondamente alla terra e alla viticoltura.
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cosa sono palmenti, a cosa servivano, dove si trovano, come raggiungerli, dove parcheggiare nei pressi dei palmenti, il borgo di Pietragalla e cosa vedere nei dintorni.
I palmenti sono ambienti ricavati nella roccia locale, utilizzati in passato per la produzione del vino, risalgono al 1800, ma si dice anche che potrebbero avere origini più antiche. In queste casupole si pigiava l’uva, si lasciava fermentare il mosto in grandi vasche secondo processi e tempistiche precise e venivano usati come depositi per attrezzi ed utensili. La loro architettura rupestre è unica, al primo sguardo sembra di essere all’interno di una fiaba. La maggiore concentrazione dei palmenti, trovandosi in una zona collinare, dona a queste casette una particolarità: il loro tetto è ricoperto dal terreno, perciò in base alla stagione lo scenario cambia.
Nella bella stagione è possibile camminare sul tetto verde dei palmenti, in quella secca l’erba si secca e scolora il paesaggio con toni caldi, in inverno addirittura è possibile quando nevica ammirarne il candore bianco. L’atmosfera cambia ma la straordinarietà di questa luogo non perde mai il suo fascino.
Sono un esempio dell’ingegno e della capacità di adattamento delle comunità contadine locali, più di 200 palmenti sparsi nel parco urbano ma ce sono anche nelle zone limitrofe.
Passeggiare tra i palmenti è stata un’esperienza che ci ha riportato indietro nel tempo, facendoci pensare a quante mani negli anni passati qui hanno lavoravato l'uva.
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In passato, i palmenti erano vere e proprie cantine o per meglio dire, spazi dove si lavorava l’uva.
Il loro scopo principale era quello di produrre vino in loco e nella maggior parte dei palmenti sono presenti due vasche: una dove avveniva la pigiatura e una in cui il mosto veniva raccolto per la fermentazione. In alcune ve ne è una terza per spillare il vino.
Visitando questo luogo, è facile immaginare il fervore delle vendemmie, quando i contadini riempivano le vasche con grappoli appena raccolti.
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un palmento ancora attivo. Seppur con metodi differenti, più moderni, il signor Teodosio porta avanti una tradizione antica, quella della produzione del suo vino e proprio all’interno del suo palmento abbiamo assaggiato del succo d’uva, una vera delizia che ci ha fatto immergere in questo piccolo angolo di mondo ancora tanto legato alle tradizioni.
I Palmenti di Pietragalla si trovano nell’omonimo comune in provincia di Potenza, in Basilicata. Il Parco Urbano dei Palmenti è situato su una collina alle porte del borgo, offrendo una vista suggestiva sui paesaggi circostanti. Questo sito è perfettamente conservato e visitabile in qualsiasi periodo dell’anno, rendendolo una meta ideale per chi cerca un'esperienza autentica e lontana dal turismo di massa.
Alcuni al loro interno andrebbero preservati maggiormente, ma ciò nonostante è una visita che ti consigliamo.
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Oltre ai Palmenti,
Pietragalla è un borgo che merita una visita. Il paese si sviluppa su una collina, e passeggiando per le sue stradine si può respirare l’autenticità e la tranquillità tipica dei piccoli centri lucani. Tra le attrazioni più significative ci sono la
Chiesa Madre di San Nicola di Bari, il Palazzo Ducale e le
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Se decidi di visitare Pietragalla, non perderti le bellezze dei dintorni. La Basilicata è una regione ricca di paesaggi mozzafiato e luoghi intrisi di storia. A circa 53 chilometri da Pietragalla puoi visitare il Parco Regionale di Gallipoli Cognato e le Dolomiti Lucane, una zona ideale per chi ama le escursioni e vuole immergersi nella natura incontaminata.
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Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
Tutti i diritti riservati | Creato da GIROILMONDOINGIRO
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