Siamo stati spesso in Umbria, ogni volta ci sembra di visitare una regione del tutto nuova per noi, perché in ogni giro, abbiamo sempre scoperto posti unici e molto diversi tra loro.
Se vuoi trascorrere un
weekend tra borghi, paesaggi mozzafiato, ottimi luoghi dove mangiare e location meno conosciute, il nostro itinerario umbro ti potrebbe interessare.
Abbiamo iniziato il nostro giro dal Monte Subasio in provincia di Perugia per prenderci del tempo all’aria aperta.
Il territorio qui, oltre ad essere spettacolare per i suoi panorami montani, presenta delle caratteristiche molto particolari e forse, ancora poco conosciute.
Sul Monte Subasio infatti puoi, non difficilmente, vedere delle profonde doline note anche come mortari.
Giustamente ti starai chiedendo, come mai ci sono queste doline qui? E perché si chiamano mortari?
Documentandoci, abbiamo scoperto che le doline presenti nel territorio del Monte Subasio si sono generate per diversi fenomeni carsici.
Queste cavità si chiamano mortari perché associate all’attrezzo da cucina, il mortaio che ne ricorda la loro forma profonda.
Esattamente non sappiamo quante siano le doline presenti qui, ti possiamo dire che due le abbiamo viste, la prima è quella più grande con persino un piccolo stradello per scendere fino in basso; la seconda più impervia, assomiglia ad un imbuto, molto ripida e a nostro avviso, non crediamo proprio sia percorribile.
Per raggiungere questa location in auto prendi come punto di riferimento l’opera intitolata “il vento” su google maps, da qui sulla sua destra, in pochi minuti arrivi nel punto dove ci sono i mortari.
Il percorso è fattibile senza particolari difficoltà e in breve tempo, meglio con scarpe adatte per camminare nella natura, ma insomma non abbiamo da segnalarti tratti di strada ardui da fare, perché non ce ne sono.
L’unico ostacolo, che poi ostacolo non è perché stiamo parlando di un luogo che prima di tutto appartiene alla natura, sono i cavalli. Appena arrivati, hanno accerchiato curiosamente la nostra auto, tant’è che per evitare che noi dessimo loro fastidio, abbiamo fatto un bel retro front, e atteso che si spostassero a pascolare un po' più in là, rispetto a dove eravamo noi.
Non crediamo avessero cattive intenzioni, anzi, era semplice curiosità la loro, ma sono pur sempre animali liberi e senza entrare in discorsi troppo complessi, abbiamo solo dato più spazio al loro vivere sereni.
Tutto questo per dirti, se si avvicinano e hai timore, è successo anche a noi, magari attendi che cambiano strada.
A circa 9 km dal Monte Subasio si trova Collepino una frazione del comune di Spello, dove ci siamo fermati per pranzo. L’atmosfera che si respira qui è quella del paesino ancora così autentico e, passeggiando per le viuzze, sembra come che il tempo si sia fermato.
Anticamente detto Colle-Lupino (Colle del Lupo), possiede ancora le caratteristiche del tipico borgo medievale, grazie alla pietra rosa e bianca usata per la costruzione delle case e alla porta d’accesso ancora presente.
Se vuoi staccare la spina, Collepino è il posto perfetto e prima di ripartire on the road, ti consigliamo di fermati a mangiare presso il ristorante Taverna San Silvestro, piatti genuini e super gustosi, l’unica fatica sarà digerire!
Cerchi un alloggio per dormire?
Consulta qui le strutture per pernottare a Collepino.
Nel pomeriggio ci siamo diretti a Bevagna, ti consigliamo di visitarla se, come noi, sei affascinato dalle cittadine che conservano l’aspetto medievale nella loro struttura urbanistica.
Prima cosa da vedere a Bevagna è piazza Silvestri, dove c’è una bellissima fontana, la chiesa di San Michele, la chiesa di San Silvestro e il palazzo dei Consoli, insomma è il cuore pulsante della città.
Altro punto interessante è la passeggiata sul ponte del fiume Clitunno, dal quale prende forma l’Accolta, l’antico lavatoio pubblico, con la presenza di una suggestiva cascata, molto carino al tramonto.
Cerchi un alloggio per dormire? Consulta qui le strutture per pernottare a Bevagna.
Se non sai dove cenare e vuoi goderti la tranquillità di una cittadina staccata da tutto, ti consigliamo il ristorante Hosteria il Grottino a Gualdo Cattaneo.
Oltre ad una accoglienza cortese da parte di tutto lo staff, la ricercatezza delle materie prime per ogni portata è quello che rende speciale questa location.
L’arredamento poi è grazioso e davvero ben curato e i prezzi sono anche fin troppo accessibili per quanto questo luogo offre.
Hai mai assaggiato
l’uovo soffiato al tartufo? Noi solo qui fin ad ora!
Cerchi un alloggio per dormire?
Consulta qui le strutture per pernottare a Gualdo Cattaneo.
Al mattino seguente tappa a Rasiglia una frazione nel comune di Foligno, il famoso borgo delle acque, abitato da poco più di 40 persone.
È particolarissimo, non avevamo mai visto prima un paese attraversato da ruscelli tra una casa e l’altra.
Non è enorme, anzi si gira in poco tempo e ci ha colpito per le acque che lo caratterizzano, è uno di quei posti, che almeno una volta, se vieni da queste parti, dovresti mettere in lista.
Rasiglia è un susseguirsi di corsi d’acqua che partono dalla sorgente Capovena, in ogni vicolo vedrai limpidi ruscelli e cascate che, un tempo, furono la vera ricchezza del paese.
Sfruttando la forza delle acque infatti, nel borgo, presero vita molte attività come concerie, mulini, lanifici e tintorie.
Considera che troverai sicuramente molto afflusso di turisti, negli ultimi anni sembra sia diventata una meta molto gettonata.
Cerchi un alloggio per dormire?
Consulta qui le strutture per pernottare a Rasiglia.
Usciti da Rasiglia ci siamo fermati per un aperitivo a Sellano presso Stella Caffè e abbiamo mangiato nello spazio fuori dove, il panorama è stato il protagonista della nostra sosta.
Di Sellano non possiamo dirti più di tanto perché è stato un luogo visto di passaggio, poi tieni presente che, facendo un giro rapido, abbiamo visto come il terremoto del 2016 lo ha segnato…ma questo non lo rende un luogo meno bello.
È un borgo completamente immerso nei panorami montani e noi, anche solo con una breve sosta, possiamo essere di supporto per alimentare la sua ripresa economica.
Cerchi un alloggio per dormire?
Consulta qui le strutture per pernottare a Sellano.
Ultima tappa per concludere il weekend all’aria aperta è il Lago Loch Ness.
È un laghetto per la pesca sportiva alimentato dalle acque limpide delle sorgenti, che prende il nome dal ristorante omonimo.
Qui
l’atmosfera è quasi fiabesca perché sembra di essere in
un’oasi dimenticata e il colore così azzurro delle sue acque incorniciato nella vegetazione, ti fa venire voglia di non andare più via.
Se ti va di vedere meglio l’itinerario, ti lasciamo il
video YouTube con tutte le nostre tappe.
Speriamo di averti dato l’ispirazione giusta per fare un weekend in Umbria e ora non ti resta che prendere e partire!
Al prossimo giro!
Siamo stati spesso in Umbria, ogni volta ci sembra di visitare una regione del tutto nuova per noi, perché in ogni giro, abbiamo sempre scoperto posti unici e molto diversi tra loro.
Se vuoi trascorrere un
weekend tra borghi, paesaggi mozzafiato, ottimi luoghi dove mangiare e location meno conosciute, il nostro itinerario umbro ti potrebbe interessare.
Abbiamo iniziato il nostro giro dal Monte Subasio in provincia di Perugia per prenderci del tempo all’aria aperta.
Il territorio qui, oltre ad essere spettacolare per i suoi panorami montani, presenta delle caratteristiche molto particolari e forse, ancora poco conosciute.
Sul Monte Subasio infatti puoi, non difficilmente, vedere delle profonde doline note anche come mortari.
Giustamente ti starai chiedendo, come mai ci sono queste doline qui? E perché si chiamano mortari?
Documentandoci, abbiamo scoperto che le doline presenti nel territorio del Monte Subasio si sono generate per diversi fenomeni carsici.
Queste cavità si chiamano mortari perché associate all’attrezzo da cucina, il mortaio che ne ricorda la loro forma profonda.
Esattamente non sappiamo quante siano le doline presenti qui, ti possiamo dire che due le abbiamo viste, la prima è quella più grande con persino un piccolo stradello per scendere fino in basso; la seconda più impervia, assomiglia ad un imbuto, molto ripida e a nostro avviso, non crediamo proprio sia percorribile.
Per raggiungere questa location in auto prendi come punto di riferimento l’opera intitolata “il vento” su google maps, da qui sulla sua destra, in pochi minuti arrivi nel punto dove ci sono i mortari.
Il percorso è fattibile senza particolari difficoltà e in breve tempo, meglio con scarpe adatte per camminare nella natura, ma insomma non abbiamo da segnalarti tratti di strada ardui da fare, perché non ce ne sono.
L’unico ostacolo, che poi ostacolo non è perché stiamo parlando di un luogo che prima di tutto appartiene alla natura, sono i cavalli. Appena arrivati, hanno accerchiato curiosamente la nostra auto, tant’è che per evitare che noi dessimo loro fastidio, abbiamo fatto un bel retro front, e atteso che si spostassero a pascolare un po' più in là, rispetto a dove eravamo noi.
Non crediamo avessero cattive intenzioni, anzi, era semplice curiosità la loro, ma sono pur sempre animali liberi e senza entrare in discorsi troppo complessi, abbiamo solo dato più spazio al loro vivere sereni.
Tutto questo per dirti, se si avvicinano e hai timore, è successo anche a noi, magari attendi che cambiano strada.
A circa 9 km dal Monte Subasio si trova Collepino una frazione del comune di Spello, dove ci siamo fermati per pranzo. L’atmosfera che si respira qui è quella del paesino ancora così autentico e, passeggiando per le viuzze, sembra come che il tempo si sia fermato.
Anticamente detto Colle-Lupino (Colle del Lupo), possiede ancora le caratteristiche del tipico borgo medievale, grazie alla pietra rosa e bianca usata per la costruzione delle case e alla porta d’accesso ancora presente.
Se vuoi staccare la spina, Collepino è il posto perfetto e prima di ripartire on the road, ti consigliamo di fermati a mangiare presso il ristorante Taverna San Silvestro, piatti genuini e super gustosi, l’unica fatica sarà digerire!
Cerchi un alloggio per dormire?
Consulta qui le strutture per pernottare a Collepino.
Nel pomeriggio ci siamo diretti a Bevagna, ti consigliamo di visitarla se, come noi, sei affascinato dalle cittadine che conservano l’aspetto medievale nella loro struttura urbanistica.
Prima cosa da vedere a Bevagna è piazza Silvestri, dove c’è una bellissima fontana, la chiesa di San Michele, la chiesa di San Silvestro e il palazzo dei Consoli, insomma è il cuore pulsante della città.
Altro punto interessante è la passeggiata sul ponte del fiume Clitunno, dal quale prende forma l’Accolta, l’antico lavatoio pubblico, con la presenza di una suggestiva cascata, molto carino al tramonto.
Cerchi un alloggio per dormire? Consulta qui le strutture per pernottare a Bevagna.
Se non sai dove cenare e vuoi goderti la tranquillità di una cittadina staccata da tutto, ti consigliamo il ristorante Hosteria il Grottino a Gualdo Cattaneo.
Oltre ad una accoglienza cortese da parte di tutto lo staff, la ricercatezza delle materie prime per ogni portata è quello che rende speciale questa location.
L’arredamento poi è grazioso e davvero ben curato e i prezzi sono anche fin troppo accessibili per quanto questo luogo offre.
Hai mai assaggiato
l’uovo soffiato al tartufo? Noi solo qui fin ad ora!
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Consulta qui le strutture per pernottare a Gualdo Cattaneo.
Al mattino seguente tappa a Rasiglia una frazione nel comune di Foligno, il famoso borgo delle acque, abitato da poco più di 40 persone.
È particolarissimo, non avevamo mai visto prima un paese attraversato da ruscelli tra una casa e l’altra.
Non è enorme, anzi si gira in poco tempo e ci ha colpito per le acque che lo caratterizzano, è uno di quei posti, che almeno una volta, se vieni da queste parti, dovresti mettere in lista.
Rasiglia è un susseguirsi di corsi d’acqua che partono dalla sorgente Capovena, in ogni vicolo vedrai limpidi ruscelli e cascate che, un tempo, furono la vera ricchezza del paese.
Sfruttando la forza delle acque infatti, nel borgo, presero vita molte attività come concerie, mulini, lanifici e tintorie.
Considera che troverai sicuramente molto afflusso di turisti, negli ultimi anni sembra sia diventata una meta molto gettonata.
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Usciti da Rasiglia ci siamo fermati per un aperitivo a Sellano presso Stella Caffè e abbiamo mangiato nello spazio fuori dove, il panorama è stato il protagonista della nostra sosta.
Di Sellano non possiamo dirti più di tanto perché è stato un luogo visto di passaggio, poi tieni presente che, facendo un giro rapido, abbiamo visto come il terremoto del 2016 lo ha segnato…ma questo non lo rende un luogo meno bello.
È un borgo completamente immerso nei panorami montani e noi, anche solo con una breve sosta, possiamo essere di supporto per alimentare la sua ripresa economica.
Cerchi un alloggio per dormire?
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Ultima tappa per concludere il weekend all’aria aperta è il Lago Loch Ness.
È un laghetto per la pesca sportiva alimentato dalle acque limpide delle sorgenti, che prende il nome dal ristorante omonimo.
Qui
l’atmosfera è quasi fiabesca perché sembra di essere in
un’oasi dimenticata e il colore così azzurro delle sue acque incorniciato nella vegetazione, ti fa venire voglia di non andare più via.
Se ti va di vedere meglio l’itinerario, ti lasciamo il
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Speriamo di averti dato l’ispirazione giusta per fare un weekend in Umbria e ora non ti resta che prendere e partire!
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Tutti i diritti riservati | Creato da GIROILMONDOINGIRO
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