La Toscana è ovunque bella, ma tanto bella. In questo giro ti proponiamo il nostro itinerario per un weekend tra città d’arte, panorami, luoghi fiabeschi e qualche consiglio su dove mangiare.
Se vuoi quindi qualche spunto per trascorrere un paio di giorni in questa splendida regione italiana, questo articolo fa al caso tuo.
Abbiamo iniziato il nostro giro nel bellissimo Castello di Celsa, una dimora storica dal fascino senza tempo.
La proprietà ha visto passare molti nobili cognomi, in primis quello della famiglia dei Celsi, a seguire i De Vecchi, poi i fiorentini Antinori, fino ai romani Aldobrandini.
È il luogo perfetto per una passeggiata tra scorci incantevoli, se vieni in autunno è ancora più particolare e sai perché? In questa stagione la vite canadese che riveste il castello si tinge di rosso, donando alla tenuta e ai suoi giardini all’italiana, un’atmosfera davvero fiabesca.
Nella location è presente una cappella dove spesso vengono celebrati matrimoni ed è senz’altro il luogo perfetto per servizi fotografici da sogno; se vieni per delle foto c’è uno spot fotografico davvero sensazionale, quello dove c’è un piccolo cancello con il viale che porta al castello.
Si trova a Sovicille in provincia di Siena e si può scegliere di effettuare la visita senza guida al costo di 10€, oppure con guida (disponibile in lingua italiana, inglese o tedesca) al costo di 15€.
Il giro dura circa un’ora, i giorni di apertura possono variare e per questo motivo è obbligatoria la prenotazione, inviando una mail a
info@castellodicelsa.com, considera anche che essendo una residenza privata, si possono visitare solo i suoi esterni.
A circa 17 km dal Castello di Celsa è imperdibile Siena, una delle città d’arte più visitate della Toscana.
Il centro storico è di una bellezza unica in tutto il mondo, vanta palazzi, edifici, vicoli, piazze ed è davvero difficile nominare tutte le sue meraviglie.
Diciamo che per un giro breve dove sostare anche per un pranzo, ti suggeriamo cosa vedere e cosa assolutamente non tralasciare!
Il primo luogo è la famosissima Piazza del Campo, pavimentata a forma di conchiglia e dove si svolge il palio.
È anche la piazza dominata dalla torre campanaria, la Torre del Mangia, che deve il suo nome al custode, tanto abile nello sperpero dei suoi guadagni da conquistarsi il soprannome di “mangiaguadagni”.
La torre fa parte del Palazzo Pubblico e nella parte alta della piazza spicca la più importante fontana pubblica della città, la Fonte Gaia.
Secondo, non per bellezza, è l’imponente Duomo di Siena, non puoi assolutamente non vederlo.
Già dall’esterno colpisce per la fitta quantità di decorazioni scultoree presenti, l’interno è una rivelazione continua di tesori.
Ti consigliamo di vederlo anche dentro, è un capolavoro italiano.
Per parcheggiare ti suggeriamo il parcheggio Duomo a 2€ l’ora, conveniente perché in centro si fa fatica a trovare un posto per l’auto e qui sei proprio a pochi passi dalle attrazioni principali della città.
Fermati poi per un pranzo all’Osteria il Vicolo, sempre nel centro storico, dove puoi assaggiare specialità toscane accompagnate da un buon calice di vino. Noi abbiamo prenotato con l’app The Fork approfittando del 30% di sconto, non male!
Cerchi un alloggio?
Consulta qui le strutture disponibili in provincia di Siena.
Nel pomeriggio ci siamo diretti nel territorio delle Crete Senesi ad Asciano, se anche tu sei un appassionato di paesaggi suggestivi e di punti panoramici, ti consigliamo una tappa qui, magari al tramonto.
A circa 16 km da Siena recati alle Biancane di Leonina, una zona molto suggestiva da ammirare per i suoi rilievi argillosi a forma di cupola, dal colore biancastro.
È un geosito che risale a circa 4 milioni di anni fa e che oggi è ancora possibile vedere, in quanto qui, la vegetazione molto rada permette alle biancane di mostrarsi.
Per ammirarle puoi fermarti sulla strada di Leonina, dove c’è un parcheggio sulla destra, ti lasciamo le coordinate gps: 43.2830058, 11.4426282.
Puoi anche percorrere il sentiero naturalistico “le Biancane di Leonina” e avere un’esperienza più ravvicinata con queste collinette bianche.
Al mattino seguente siamo stati nella maestosa abbazia di San Galgano si trova a Chiusdino in provincia di Siena, considera che venendo qui, in una tappa vedi 3 location differenti, ossia l’abbazia di San Galgano, l’eremo di Montesiepi e il museo di Chiusdino, partiamo dalla prima.
L’abbazia di San Galgano risale al 1218, dopo un periodo sereno, nel corso del tempo subisce una lenta e profonda decadenza, tant’è che oggi la vediamo priva del suo tetto, ma questa è anche la sua particolare bellezza.
Il motivo per il quale l’abbazia di San Galgano è senza tetto si ricollega ad una presunta privazione della sua copertura in piombo; di conseguenza il sito dovette subire molti interventi di restauro. Non furono comunque utili, perché nel corso del tempo la sua conservazione, divenne sempre più compromessa, finché la potenza di un fulmine, colpì il campanile che crollò sulle parti rimanenti della copertura.
Per visitare l’abbazia di San Galgano basta recarsi direttamente presso il sito ed acquistare i biglietti per poter accedere al suo interno.
Il biglietto
dell’abbazia di San Galgano
include anche la visita del Museo civico e diocesano di San Galgano nel borgo di Chiusdino.
Usciti dall’abbazia di San Galgano, prima di tornare al parcheggio, ci siamo incamminati verso l’eremo di Montesiepi, famoso per essere il luogo che custodisce la spada nella roccia del cavaliere Guidotti Galgano.
La spada nella roccia conficcata dal cavaliere è tutt’oggi visibile all’interno dell’eremo ed è custodita all’interno di una cupola trasparente per preservarla al meglio.
La tradizione ci dice che San Galgano, come simbolo di addio alle armi e di abbandono alla vita mondana, conficcò la sua spada nella roccia e si ritirò qui in preghiera.
Per raggiungerlo ti basterà uscire dall’abbazia e ti troverai un cartello che indica la direzione esatta.
Ultima tappa per concludere il weekend è Chiusdino, dove abbiamo visitato il museo civico e diocesano di arte sacra di San Galgano (incluso nel biglietto dell’abbazia), la casa natale e dove ci siamo anche fermati a pranzo.
Dopo aver girato un po' le vie del borgo, ci siamo fermati a mangiare al ristorante la Grotta di Tiburzi, il locale è molto piccolo, ma allo stesso tempo super accogliente e caratteristico. I piatti sono quelli della tradizione e lo staff è molto cordiale, ti consigliamo di assaggiare gli gnudi al ragù, non te ne pentirai!
Un consiglio, essedo un locale con pochi coperti, prenota in anticipo così da stare tranquillo.
Speriamo di averti dato l’ispirazione giusta per fare un weekend in Toscana e ora non ti resta che decidere la data per partire.
Se hai bisogno di qualche informazione in più sulla
visita dell’abbazia di San Galgano, dove vedere la spada nella roccia ecc., clicca sul link, così da avere le idee più chiare per quando verrai.
Al prossimo giro!
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A te non comporta alcuna maggiorazione sul prezzo, ma per noi è un modo per sostenerci.
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La Toscana è ovunque bella, ma tanto bella. In questo giro ti proponiamo il nostro itinerario per un weekend tra città d’arte, panorami, luoghi fiabeschi e qualche consiglio su dove mangiare.
Se vuoi quindi qualche spunto per trascorrere un paio di giorni in questa splendida regione italiana, questo articolo fa al caso tuo.
Abbiamo iniziato il nostro giro nel bellissimo Castello di Celsa, una dimora storica dal fascino senza tempo.
La proprietà ha visto passare molti nobili cognomi, in primis quello della famiglia dei Celsi, a seguire i De Vecchi, poi i fiorentini Antinori, fino ai romani Aldobrandini.
È il luogo perfetto per una passeggiata tra scorci incantevoli, se vieni in autunno è ancora più particolare e sai perché? In questa stagione la vite canadese che riveste il castello si tinge di rosso, donando alla tenuta e ai suoi giardini all’italiana, un’atmosfera davvero fiabesca.
Nella location è presente una cappella dove spesso vengono celebrati matrimoni ed è senz’altro il luogo perfetto per servizi fotografici da sogno; se vieni per delle foto c’è uno spot fotografico davvero sensazionale, quello dove c’è un piccolo cancello con il viale che porta al castello.
Si trova a Sovicille in provincia di Siena e si può scegliere di effettuare la visita senza guida al costo di 10€, oppure con guida (disponibile in lingua italiana, inglese o tedesca) al costo di 15€.
Il giro dura circa un’ora, i giorni di apertura possono variare e per questo motivo è obbligatoria la prenotazione, inviando una mail a
info@castellodicelsa.com, considera anche che essendo una residenza privata, si possono visitare solo i suoi esterni.
A circa 17 km dal Castello di Celsa è imperdibile Siena, una delle città d’arte più visitate della Toscana.
Il centro storico è di una bellezza unica in tutto il mondo, vanta palazzi, edifici, vicoli, piazze ed è davvero difficile nominare tutte le sue meraviglie.
Diciamo che per un giro breve dove sostare anche per un pranzo, ti suggeriamo cosa vedere e cosa assolutamente non tralasciare!
Il primo luogo è la famosissima Piazza del Campo, pavimentata a forma di conchiglia e dove si svolge il palio.
È anche la piazza dominata dalla torre campanaria, la Torre del Mangia, che deve il suo nome al custode, tanto abile nello sperpero dei suoi guadagni da conquistarsi il soprannome di “mangiaguadagni”.
La torre fa parte del Palazzo Pubblico e nella parte alta della piazza spicca la più importante fontana pubblica della città, la Fonte Gaia.
Secondo, non per bellezza, è l’imponente Duomo di Siena, non puoi assolutamente non vederlo.
Già dall’esterno colpisce per la fitta quantità di decorazioni scultoree presenti, l’interno è una rivelazione continua di tesori.
Ti consigliamo di vederlo anche dentro, è un capolavoro italiano.
Per parcheggiare ti suggeriamo il parcheggio Duomo a 2€ l’ora, conveniente perché in centro si fa fatica a trovare un posto per l’auto e qui sei proprio a pochi passi dalle attrazioni principali della città.
Fermati poi per un pranzo all’Osteria il Vicolo, sempre nel centro storico, dove puoi assaggiare specialità toscane accompagnate da un buon calice di vino. Noi abbiamo prenotato con l’app The Fork approfittando del 30% di sconto, non male!
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Nel pomeriggio ci siamo diretti nel territorio delle Crete Senesi ad Asciano, se anche tu sei un appassionato di paesaggi suggestivi e di punti panoramici, ti consigliamo una tappa qui, magari al tramonto.
A circa 16 km da Siena recati alle Biancane di Leonina, una zona molto suggestiva da ammirare per i suoi rilievi argillosi a forma di cupola, dal colore biancastro.
È un geosito che risale a circa 4 milioni di anni fa e che oggi è ancora possibile vedere, in quanto qui, la vegetazione molto rada permette alle biancane di mostrarsi.
Per ammirarle puoi fermarti sulla strada di Leonina, dove c’è un parcheggio sulla destra, ti lasciamo le coordinate gps: 43.2830058, 11.4426282.
Puoi anche percorrere il sentiero naturalistico “le Biancane di Leonina” e avere un’esperienza più ravvicinata con queste collinette bianche.
Al mattino seguente siamo stati nella maestosa abbazia di San Galgano si trova a Chiusdino in provincia di Siena, considera che venendo qui, in una tappa vedi 3 location differenti, ossia l’abbazia di San Galgano, l’eremo di Montesiepi e il museo di Chiusdino, partiamo dalla prima.
L’abbazia di San Galgano risale al 1218, dopo un periodo sereno, nel corso del tempo subisce una lenta e profonda decadenza, tant’è che oggi la vediamo priva del suo tetto, ma questa è anche la sua particolare bellezza.
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La spada nella roccia conficcata dal cavaliere è tutt’oggi visibile all’interno dell’eremo ed è custodita all’interno di una cupola trasparente per preservarla al meglio.
La tradizione ci dice che San Galgano, come simbolo di addio alle armi e di abbandono alla vita mondana, conficcò la sua spada nella roccia e si ritirò qui in preghiera.
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Ultima tappa per concludere il weekend è Chiusdino, dove abbiamo visitato il museo civico e diocesano di arte sacra di San Galgano (incluso nel biglietto dell’abbazia), la casa natale e dove ci siamo anche fermati a pranzo.
Dopo aver girato un po' le vie del borgo, ci siamo fermati a mangiare al ristorante la Grotta di Tiburzi, il locale è molto piccolo, ma allo stesso tempo super accogliente e caratteristico. I piatti sono quelli della tradizione e lo staff è molto cordiale, ti consigliamo di assaggiare gli gnudi al ragù, non te ne pentirai!
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Tutti i diritti riservati | Creato da GIROILMONDOINGIRO
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