Si può vedere Napoli in un giorno? Assolutamente si, certo, bisogna organizzare bene un itinerario a piedi che ti permetterà di girarla in una giornata, sarà stancante, ma fidati se hai poco tempo a disposizione, ne varrà la pena.
Più o meno considera che camminerai circa 15 km.
Sono tante le attrazioni e i punti di interesse che puoi visitare al centro della città partenopea, per non parlare dei dintorni anche, ma oggi ti mostriamo cosa puoi vedere a Napoli in 24 ore e a piedi.
Nulla di impossibile, noi abbiamo girato il centro storico cercando di fare un mix tra: luoghi storici, cibo locale e posti iconici.
Eccoci arrivati all’inizio del nostro giro, la prima cosa che devi sapere è che abbiamo prenotato in anticipo il parcheggio, precisamente abbiamo lasciato la nostra vettura al Parking del Golfo, da dove abbiamo iniziato il nostro tour in giro per Napoli. Abbiamo pagato 30 € per l’intera giornata.
Partiamo perciò con la prima tappa.
Vuoi valutare anche un alloggio?
Consulta qui le strutture disponibili a Napoli.
Se hai visto “Mare Fuori” sai già di cosa stiamo parlando.
Proprio qui sono state girate la maggior parte delle scene, anzi diciamo proprio che è il set cinematografico principale della serie tv che ha appassionato molte persone.
Non è visitabile al suo interno, se non nella giornata della giornata del mare, ma
rimanendo fuori, si può vedere.
Poco distante raggiungiamo piazza del Plebiscito, che dire, è meravigliosa! È uno degli emblemi di Napoli, da non perdere assolutamente.
Qui si ergono edifici di grande valenza artistica e storica: il Palazzo Reale, la Basilica di San Francesco di Paola, la Prefettura e il Palazzo di Salerno.
Galleria Umberto I è un’area commerciale con prestigiosi negozi e bar elegantissimi, è da vedere, anche solo per un attimo veloce, senza fermarti qui per chissà quanto tempo, ma merita il tuo passaggio.
Venne costruita alla fine del XIX secolo per ridare bellezza e valore alla zona, dopo gli anni vissuti tristemente per colpa di un’epidemia di colera.
In effetti questo sito è importante per la città di Napoli non solo per la sua funzione sociale, ma anche per il suo ricercato aspetto strutturale.
Castel Nuovo è conosciuto anche come il Maschio Angioino, è una costruzione monumentale che al suo interno, ospita il Museo civico.
Venne edificato nel XIII secolo e continua ad essere un altro simbolo per la città, dominando la piazza del Municipio.
Imperdibile una visita nei Quartieri Spagnoli. Le vie sono vestite a festa con striscioni, cartonati, manifesti, edicole votive e graffiti, per la vittoria del terzo scudetto della squadra di calcio bianco-azzurra.
Vedrai di tutto, le signore sedute fuori per le strade, le porte delle case aperte, sentirai il profumo del sugo che cuoce, non difficilmente vedrai ancora le tradizioni di una volta davanti ai tuoi occhi, come i secchi calati giù dai piani alti per raccogliere qualcosa dai piani più bassi.
Negozi, street food, bar, c’è davvero una micro Napoli nei Quartieri Spagnoli!
Per pranzo ci siamo fermati proprio qui, per un pasto al volo, abbiamo assaggiato la pizza fritta di Ciccio Fri, buonissima e te la consigliamo se vuoi assaggiare qualcosa di tipico in poco tempo.
In una delle viuzze c’è l’iconico ed enorme murales di Maradona, si trova sulla facciata di una palazzina in onore del grande calciatore del Napoli. Nel corso degli anni è diventato più una sorta di santuario, non mancano infatti piccoli altarini ed immagini che omaggiano uno dei più grandi idoli della città partenopea.
A poca distanza in via Portacarrese a Montecalvario, ci sono anche altri murales dedicati ad Antonio De Curtis, il grande Totò.
Una delle attrazioni, o meglio, delle creazioni artistiche più strabilianti di Napoli, si trova alla fermata della metropolitana Toledo. Diciamo che forse il termine giusto per definirla è stazione artistica in quanto, è considerata una delle metro più belle d’Europa.
È stata progettata dall’estro dell’architetto spagnolo Óscar Tusquets, che con mosaici, lucernai da toni del blu e un suggestivo gioco di luci led, lascia incantanti i visitatori che salgono e scendono le scale della metro a testa all’insù, ammirando il
cono di luce
definito il “Crater de luz” che attraversa tutti i livelli della stazione.
Dalla fermata della metro Toledo, scendiamo alla fermata Dante, attraversiamo Piazza Dante, poi entriamo per via Porta d’Alba fino a raggiungere Vico del Fico al Purgatorio.
Diciamo che da qui, inizia il nostro tour all’insegna della scaramanzia e il primo rituale immancabile, è strofinare il naso a Pulcinella, un busto posizionato proprio in questo vicoletto.
Si dice che
porti fortuna e quindi seguendo alla lettera le leggende popolari, ci avventuriamo verso un altro must to do a tema scaccia male.
A pochi passi c’è un luogo altrettanto rilevante in merito alla questione buon auspicio.
Il Complesso Museale Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco si trova in via dei Tribunali ed è famoso per il culto delle anime pezzentelle.
Secondo l’antico culto popolare le anime, costrette nel Purgatorio, appartenevano probabilmente a persone povere.
Sulle loro “capuzzelle” nasce quindi una credenza: quella di prendersi cura di un teschio con preghiere, chiedendo in cambio, favori e grazie.
Detto questo, giusto per capire di cosa stiamo parlando,
fuori dalla chiesa troverai 3 capuzzelle, anch’esse da accarezzare per far si che la fortuna sia dalla tua parte.
Visitare il centro storico senza vedere la via dei presepi, è come non aver visto una parte di Napoli.
Ci sono tante botteghe dove l’artigianato ha forme diciamo così…particolari!
Troverai, oltre che personaggi folkloristici in giro per la via, come lo scaccia malocchio o il simpatico personaggio di Pulcinella che ride e scherza con i turisti, un’ampia gamma di corni napoletani ed amuleti antisfiga!
Il cosiddetto curniciello è un porta fortuna a Napoli, secondo la tradizione deve essere rosso e fatta a mano per allontanare jettature dalla persona che lo custodisce.
Rosso perché è il colore della fortuna, fatto a mano perché acquisisce poteri benefici dalle mani.
In più si dice che per funzionare bene, deve essere: storto, tosto e deve terminare a punta.
La via è famosa soprattutto per i suoi presepi, delle minuziose opere d’arte, con tanti particolari che rendono unica questa via.
I più belli sono quelli che riproducono i movimenti come: il fornaio che cuoce il pane, la lavandaia che stende i panni, sono tutte scenette che rendono vivi questi presepi.
Ci sono anche le statuine dei personaggi famosi e più in voga: Silvio Berlusconi, Maurizio Costanzo, Pino Daniele, Maradona, e via dicendo.
Arriviamo a Spaccanapoli, qui si passa per arte e tradizioni ed incontrerai lungo il cammino, negozi, chiese e siti storici.
L’opera di Jorit Agoch è gigantesca, si trova a Forcella affianco alla chiesa di San Giorgio Maggiore ed è in onore di San Gennaro: il patrono più celebrato nella città di Napoli.
Realizzato in una settimana e inaugurato nel 2015, si dice che lo street artist napoletano, lo abbia raffigurato ispirandosi ad un suo amico operaio.
Dalla fermata Duomo, riprendiamo la metro e scendiamo alla fermata Municipio, per raggiungere il lungomare e vedere il castello più antico di Napoli: Castel dell’Ovo.
Sorge sull'isolotto di tufo di Megaride ed è stupendo per il panorama che domina sul Golfo di Napoli.
Ti piace il mare?
Ti consigliamo allora il giro in barca nel Golfo di Napoli.
Per un giro più veloce e potresti valutare un free tour gratuito del centro storico di Napoli, sicuramente meno impegnativo e per meno tempo.
Speriamo di averti fornito tutto quello che cercavi per organizzare una visita di Napoli in un giorno.
L’itinerario è per lo più a piedi, abbiamo preso solo 2 volte la metropolitana, cercando di vedere più luoghi possibili ed anche i più simbolici della città
Ti lasciamo i video, per mostrarti tutto il nostro itinerario a Napoli.
Questo è la parte 1.
Questo è la parte 2.
Al prossimo giro!
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Consigliamo sempre di leggere bene le condizioni di acquisto.
Si può vedere Napoli in un giorno? Assolutamente si, certo, bisogna organizzare bene un itinerario a piedi che ti permetterà di girarla in una giornata, sarà stancante, ma fidati se hai poco tempo a disposizione, ne varrà la pena.
Più o meno considera che camminerai circa 15 km.
Sono tante le attrazioni e i punti di interesse che puoi visitare al centro della città partenopea, per non parlare dei dintorni anche, ma oggi ti mostriamo cosa puoi vedere a Napoli in 24 ore e a piedi.
Nulla di impossibile, noi abbiamo girato il centro storico cercando di fare un mix tra: luoghi storici, cibo locale e posti iconici.
Eccoci arrivati all’inizio del nostro giro, la prima cosa che devi sapere è che abbiamo prenotato in anticipo il parcheggio, precisamente abbiamo lasciato la nostra vettura al Parking del Golfo, da dove abbiamo iniziato il nostro tour in giro per Napoli. Abbiamo pagato 30 € per l’intera giornata.
Partiamo perciò con la prima tappa.
Vuoi valutare anche un alloggio?
Consulta qui le strutture disponibili a Napoli.
Se hai visto “Mare Fuori” sai già di cosa stiamo parlando.
Proprio qui sono state girate la maggior parte delle scene, anzi diciamo proprio che è il set cinematografico principale della serie tv che ha appassionato molte persone.
Non è visitabile al suo interno, se non nella giornata della giornata del mare, ma
rimanendo fuori, si può vedere.
Poco distante raggiungiamo piazza del Plebiscito, che dire, è meravigliosa! È uno degli emblemi di Napoli, da non perdere assolutamente.
Qui si ergono edifici di grande valenza artistica e storica: il Palazzo Reale, la Basilica di San Francesco di Paola, la Prefettura e il Palazzo di Salerno.
Galleria Umberto I è un’area commerciale con prestigiosi negozi e bar elegantissimi, è da vedere, anche solo per un attimo veloce, senza fermarti qui per chissà quanto tempo, ma merita il tuo passaggio.
Venne costruita alla fine del XIX secolo per ridare bellezza e valore alla zona, dopo gli anni vissuti tristemente per colpa di un’epidemia di colera.
In effetti questo sito è importante per la città di Napoli non solo per la sua funzione sociale, ma anche per il suo ricercato aspetto strutturale.
Castel Nuovo è conosciuto anche come il Maschio Angioino, è una costruzione monumentale che al suo interno, ospita il Museo civico.
Venne edificato nel XIII secolo e continua ad essere un altro simbolo per la città, dominando la piazza del Municipio.
Imperdibile una visita nei Quartieri Spagnoli. Le vie sono vestite a festa con striscioni, cartonati, manifesti, edicole votive e graffiti, per la vittoria del terzo scudetto della squadra di calcio bianco-azzurra.
Vedrai di tutto, le signore sedute fuori per le strade, le porte delle case aperte, sentirai il profumo del sugo che cuoce, non difficilmente vedrai ancora le tradizioni di una volta davanti ai tuoi occhi, come i secchi calati giù dai piani alti per raccogliere qualcosa dai piani più bassi.
Negozi, street food, bar, c’è davvero una micro Napoli nei Quartieri Spagnoli!
Per pranzo ci siamo fermati proprio qui, per un pasto al volo, abbiamo assaggiato la pizza fritta di Ciccio Fri, buonissima e te la consigliamo se vuoi assaggiare qualcosa di tipico in poco tempo.
In una delle viuzze c’è l’iconico ed enorme murales di Maradona, si trova sulla facciata di una palazzina in onore del grande calciatore del Napoli. Nel corso degli anni è diventato più una sorta di santuario, non mancano infatti piccoli altarini ed immagini che omaggiano uno dei più grandi idoli della città partenopea.
A poca distanza in via Portacarrese a Montecalvario, ci sono anche altri murales dedicati ad Antonio De Curtis, il grande Totò.
Una delle attrazioni, o meglio, delle creazioni artistiche più strabilianti di Napoli, si trova alla fermata della metropolitana Toledo. Diciamo che forse il termine giusto per definirla è stazione artistica in quanto, è considerata una delle metro più belle d’Europa.
È stata progettata dall’estro dell’architetto spagnolo Óscar Tusquets, che con mosaici, lucernai da toni del blu e un suggestivo gioco di luci led, lascia incantanti i visitatori che salgono e scendono le scale della metro a testa all’insù, ammirando il
cono di luce
definito il “Crater de luz” che attraversa tutti i livelli della stazione.
Dalla fermata della metro Toledo, scendiamo alla fermata Dante, attraversiamo Piazza Dante, poi entriamo per via Porta d’Alba fino a raggiungere Vico del Fico al Purgatorio.
Diciamo che da qui, inizia il nostro tour all’insegna della scaramanzia e il primo rituale immancabile, è strofinare il naso a Pulcinella, un busto posizionato proprio in questo vicoletto.
Si dice che
porti fortuna e quindi seguendo alla lettera le leggende popolari, ci avventuriamo verso un altro must to do a tema scaccia male.
A pochi passi c’è un luogo altrettanto rilevante in merito alla questione buon auspicio.
Il Complesso Museale Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco si trova in via dei Tribunali ed è famoso per il culto delle anime pezzentelle.
Secondo l’antico culto popolare le anime, costrette nel Purgatorio, appartenevano probabilmente a persone povere.
Sulle loro “capuzzelle” nasce quindi una credenza: quella di prendersi cura di un teschio con preghiere, chiedendo in cambio, favori e grazie.
Detto questo, giusto per capire di cosa stiamo parlando,
fuori dalla chiesa troverai 3 capuzzelle, anch’esse da accarezzare per far si che la fortuna sia dalla tua parte.
Visitare il centro storico senza vedere la via dei presepi, è come non aver visto una parte di Napoli.
Ci sono tante botteghe dove l’artigianato ha forme diciamo così…particolari!
Troverai, oltre che personaggi folkloristici in giro per la via, come lo scaccia malocchio o il simpatico personaggio di Pulcinella che ride e scherza con i turisti, un’ampia gamma di corni napoletani ed amuleti antisfiga!
Il cosiddetto curniciello è un porta fortuna a Napoli, secondo la tradizione deve essere rosso e fatta a mano per allontanare jettature dalla persona che lo custodisce.
Rosso perché è il colore della fortuna, fatto a mano perché acquisisce poteri benefici dalle mani.
In più si dice che per funzionare bene, deve essere: storto, tosto e deve terminare a punta.
La via è famosa soprattutto per i suoi presepi, delle minuziose opere d’arte, con tanti particolari che rendono unica questa via.
I più belli sono quelli che riproducono i movimenti come: il fornaio che cuoce il pane, la lavandaia che stende i panni, sono tutte scenette che rendono vivi questi presepi.
Ci sono anche le statuine dei personaggi famosi e più in voga: Silvio Berlusconi, Maurizio Costanzo, Pino Daniele, Maradona, e via dicendo.
Arriviamo a Spaccanapoli, qui si passa per arte e tradizioni ed incontrerai lungo il cammino, negozi, chiese e siti storici.
L’opera di Jorit Agoch è gigantesca, si trova a Forcella affianco alla chiesa di San Giorgio Maggiore ed è in onore di San Gennaro: il patrono più celebrato nella città di Napoli.
Realizzato in una settimana e inaugurato nel 2015, si dice che lo street artist napoletano, lo abbia raffigurato ispirandosi ad un suo amico operaio.
Dalla fermata Duomo, riprendiamo la metro e scendiamo alla fermata Municipio, per raggiungere il lungomare e vedere il castello più antico di Napoli: Castel dell’Ovo.
Sorge sull'isolotto di tufo di Megaride ed è stupendo per il panorama che domina sul Golfo di Napoli.
Ti piace il mare?
Ti consigliamo allora il giro in barca nel Golfo di Napoli.
Per un giro più veloce e potresti valutare un free tour gratuito del centro storico di Napoli, sicuramente meno impegnativo e per meno tempo.
Speriamo di averti fornito tutto quello che cercavi per organizzare una visita di Napoli in un giorno.
L’itinerario è per lo più a piedi, abbiamo preso solo 2 volte la metropolitana, cercando di vedere più luoghi possibili ed anche i più simbolici della città
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Questo è la parte 1.
Questo è la parte 2.
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Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001.
Tutti i diritti riservati | Creato da GIROILMONDOINGIRO
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